18 August 2009

Homemade praline e semifreddo: sublime ed irresistibile!

Il praliné (o pralinato) è una crema di nocciole e mandorle, dapprima caramellate, quindi diventate croccante, e poi frullate: in una prima fase diventerà granuloso e polveroso, poi continuando a frullare, il calore provocato dal movimento delle lame farà fuoriuscire le sostanze oleose della frutta secca, e si otterrà una crema densa, aromatizzata e profumatissima (sotto i denti si sentirá, ogni tanto, qualche minuscolo granellino di nocciola e mandorla, ma va bene cosí). Questa cremina densa la si puó utilizzare per aromatizzare: gelati, semifreddo, mousse, bavarese, creme, per il ripieno di cioccolatini, torte e, tutto quello che la nostra fantasia ci suggerisce.
A me 'ste cose sfiziose piace tanto prepararle, ehm, non solo prepararle eh, soprattutto deliziarmici!

Ecco il mio primo barattolino di praliné: che fatica resistergli! (ahahha, manco stessi parlando di un uomo! ahaah) l'ho usato per fare un semifreddo alla nocciola. E credetemi, é sublime! Quando si scioglie in bocca fa toccare il cielo con un dito! Esagerata? Non credo proprio, saró anche golosa, ma voi provatelo e poi sappiatemi dire ;-) E mentre lo preparerete, non saprete resistere a questa squisitezza! Parola mia! :-)


Praliné - Pralinato


Ingredienti:
100 g di mandorle
*
100 g di nocciole
**
200 g di zucchero
***
1/4 di bicchiere d'acqua.

Versare in una pentola dal fondo spesso lo zucchero e l'acqua, farlo sciogliere sul fuoco a fiamma bassissima (non usare nessun cucchiaio per mescolare).
Quando il caramello é ancora trasparente, appena biondo, versarvi la frutta secca intera, meglio se riscaldata in forno, così lo zucchero non granirà, altrimenti il caramello ridiventerà zucchero. Se succede, basta continuare a mescolare il composto con un cucchiaio di legno fino a quando lo zucchero si riscioglierá ricoprendo la frutta secca di zucchero caramellato, quindi togliere dal fuoco e versare subito su una placca rivestita di carta forno. Stendere il composto in modo sottile (sará piú facile poi romperlo). Lasciar raffreddare e poi, spezzettare il croccante (aiutandosi con un mattarello o qualsiasi altra cosa) e passarlo nel frullatore a media velocitá (e fermarsi ogni tanto per non affaticare/surriscaldare troppo il frullatore, specie se si usa di quelli non molto potenti) fino a quando non diventa una crema. In una prima fase diventerà granuloso, polveroso, poi bisognerá continuare a frullare, in modo che il calore provocato dal movimento delle lame farà fuoriuscire le sostanze oleose della frutta secca, e si formerà una pasta dalla consistenza omogenea. Vedrete che la parte oleosa si separerá da quella cremosa. E' pronto.
Il praliné si conserva in barattoli di vetro per due, tre mesi.



* Le mandorle devono essere tostate. Se sono state acquistate con la pellicina: si scottano per un minuto in acqua bollente, si scolano e si mettono all'interno di un canovaccio. Basta strofinarle, e vedrete che la pellicina verrá via come niente. Prima di utilizzarle, accertatevi che siano completamente asciutte. Tostatele in forno.
Io sono stata cosí impaziente nel preparare il praliné, che non ho voluto perdere tempo a spellare le mandorle. Come vedete, le ho lasciate con la pellicina e, vanno bene lo stesso, ma la prossima volta proveró a fare senza la pellicina.


** Le nocciole devono essere tostate.
Se sono state acquistate con la pellicina: si spellano mettendole una decina di minuti in forno poi si mettono all'interno di un canovaccio e si sfregano, la buccia verrá via come d'incanto.


*** Io ho utilizzato quello che avevo in casa in quel momento cioé, 100 g di zucchero di canna semolato cristallino, dal colore leggermente dorato, e 100 g di zucchero semolato bianco.






Ecco come si presenta, quando apriamo il barattolo di praliné, la superficie é liscia ed oleosa.


Per farvelo vedere meglio, una foto con il flash.


Semifreddo alla nocciola


Ingredienti:
250 ml di panna
2 uova
100 ml di praliné
100 g di granella di nocciole
50 g di zucchero semolato

In due recipienti diversi, montare, a neve gli albumi e, la panna.
Sbattere i tuorli con lo zucchero finchè saranno gonfi e spumosi.
Unirvi la granella di nocciole e il praliné. Mescolare.
Aggiungere la panna e mescolare dal basso verso l'alto.
Aggiungere gli albumi e mescolare sempre allo stesso modo, per non far smontare il tutto.
Versarlo in uno stampo da plumcake ricoperto da pellicola. Riporlo in freezer per qualche ora, meglio se tutta la notte.
Prima di servire, lasciare fuori dal freezer 5 minuti e decorare con biscotti amaretti, granella di nocciole e amaretti sbriciolati.


Ed ora gradireste un semifreddo alla nocciola? Fresco e godurioso! :-)

17 August 2009

Ortaggi del mio giardinOrto

Appena raccolti e subito cucinati.

Come vedete, una zucchina ce la siamo dimenticati di raccogliere, ed é diventata gigante (mi aspettavo dentro piú semi, invece, non ce ne sono tantissimi, tanto meglio!). L'ho tagliata a rondelle, ehehe ci sono riuscita :-) e ci ho fatto una bella frittata con tanto formaggio Feta.


Le cipolline le ho fatte glassate, divine! Ne vado matta!
Ingredienti:
cipolline
mezzo cucchiaio d'olio evo
un cucchiaio e mezzo di zucchero
un cucchiaio di aceto balsamico
acqua tiepida q.b.
sale.

In una padella versate l'olio, riscaldatelo e mettetevi le cipolline sbucciate, e lasciatele rosolare per alcuni istanti, rigirandole in continuazione con un cucchiaio di legno. Cospargetele con lo zucchero e bagnatele a filo con l'acqua tiepida e con l'aceto balsamico. Coprite e portate a cottura, a fiamma bassa, fino a quando l'acqua è completamente evaporata. La superficie delle cipolline deve risultare come velata da una leggera caramellatura. Insaporite con il sale e servite.
Sono ottime per servire gli arrosti di carne. E per una glassa dal sapore insolito, sostituite lo zucchero col miele.


Le patate le ho tagliate alla maniera Hasselback (o a ventaglio) cotte al forno, con una bella spolverata di formaggio grattugiato, erbe aromatiche (rosmarino e origano) e pangrattato. Le avevo fatte un bel po' di tempo fa, andate qui per la ricetta piú dettagliata.


Il peperone sta maturando, olé!

Anche i fagiolini "piattoni" stanno producendo che é una meraviglia. Sono una varietá dalla forma allungata ed appiattita; e come i fagiolini verdi sono commestibili per intero, senza dover essere sgranati. Molto buoni!

13 August 2009

Linguine con le vongole e i cannolicchi

Eccomi con un'altra ricettuzza di pesce fresco, acquistato al Billingsgate fish market. Un mercato, situato ad est di Londra, dove ogni mattina (tranne la domenica e il lunedí) viene smistato il pesce per tutto il Paese, e con grande affluenza di clienti, dai ristoratori a gente come noi, che ha voglia di mangiare del pesce fresco senza spendere cifre da capogiro!
Non avevo richiesto il permesso scritto, altrimenti mi sarei divertita un tantino di piú ad immortalare un mare di pesci, eheheh, é proprio il caso di dirlo! sí perché c'era una varietá di pesce notevole, freschissimo ed a un costo molto conveniente. In compenso, invece, ho immortalato il nostro bottino :-)
Che bella mangiata di cannolicchi, erano anni che non ne mangiavo uno! Sono molluschi bivalve che vivono nella sabbia e sono molto gustosi!

Ingredienti:
300 g di linguine (o spaghetti)
1 kg di vongole e cannolicchi
mezzo bicchiere di vino bianco secco
1 spicchio d'aglio
olio extra vergine di oliva
prezzemolo
sale.

Spurgare sia le vongole, sia i cannolicchi in acqua e sale per qualche ora, eseguire diversi risciacqui con acqua corrente e sostituendo di tanto in tanto l'acqua.
Preparare un soffritto di aglio e prezzemolo in olio evo.
Aggiungere le vongole ben scolate, e farle cuocere a fuoco vivo per 2-3 minuti fino a farle aprire. Spruzzare con il vino bianco e fare evaporare, (fare la stessa cosa con i cannolicchi, in un'altra pentola). Sgusciare la metà delle vongole lasciando da parte le altre per la decorazione. Sgusciare i cannolicchi e spezzettarli, unirli alle vongole. Aggiungere altro prezzemolo tritato, sale.
Lessare le linguine in abbondante acqua salata; scolarle e condirle con le vongole e i cannolicchi. Servire immediatamente, decorando con le vongole nel loro guscio e spolverizzare con prezzemolo tritato.
cannolicchi


Cannolicchi e vongole vive


E'uno dei miei piatti preferiti.


Qui ci sono i cannolicchi insieme al polpo. Abbiamo fatto soffriggere nell'olio evo l'aglio tritato e il prezzemolo, poi ci abbiamo buttati i cannolicchi. Abbiamo coperto con un coperchio e alzato un pochino la fiamma in modo da far aprire i cannolicchi.

Eccoli serviti col loro sughetto e il limone. Che bontá!




Polpo cotto in acqua con un poco di sale e un pizzico di pepe (questo é stato cotto un po' troppo, vero Begoña? ;-)) Poi, tagliato a rondelline. Infine, condito con olio extravergine d'oliva e il succo di limone.

Salicornia in pastella

La salicornia é conosciuta come asparago di mare a.k.a samphire grass (seaweed). E' una pianta marina commestibile dai rami carnosi e succulenti. Si sviluppa su terreni ad elevato contenuto salino, quindi lungo le coste marine, in prossimitá di stagni, lagune.. E come dice il nome, contiene molti sali tra i quali quelli di iodio e di bromo, e molta vitamina C.
Non l'avevo mai mangiata, senonché vedendola al mercato del pesce, sono stata tentata di prenderne un po' per assaggiarla. L'ho cucinata in pastella, come mi ha suggerito la mia amica, e non ha deluso le mie aspettative.
Hanno un sapore di mare, di salsedine, un loro gusto distinto, una consistenza tenera e croccante e di sapore salato, e nonostante le abbia lasciate in acqua fresca per un po' di ore, sono rimaste molto salate.

Per la pastella: 150 g di farina, 2 uova, birra fredda q.b., un pizzico di sale (in questo caso l'ho omesso poiché la salicornia é giá salata di suo).
Amalgamare in una ciotola gli ingredienti. Ottenere una pastella morbida ma non liquida. Buttarci dentro la salicornia e poi a cucchiaiate versare nell'olio bollente e friggere. Mettere su carta assorbente e servire.

Che bel verde brillante!

11 August 2009

Astice alla griglia

L'astice, come l'aragosta, é un crostaceo molto prelibato, la polpa ha un sapore delicatissimo, si deteriora facilmente quindi dev'essere acquistato sempre vivo. Ecco qui, il nostro bell'astice vivo e pimpante, che non abbiamo minimamente intenzione di allevare nella nostra vasca da bagno! :-)


guardate che terrore nei suoi occhi! avrá capito giá quale sará a breve il suo destino... da fotomodello! ahahah, :-)

lo sapevo, non avrei dovuto usare il flash per immortalarlo, si é spaventato!


Per far soffrire il meno possibile l'astice, lo abbiamo, o meglio mon amour, lo ha ipnotizzato (andate a vedere qui al 21:33 minuto in poi, come esattamente l'ha ipnotizzato). L'astice si é addormentato, quindi si é calmato e rilassato in una posizione yoga, e poi...l'abbiamo tagliato a metá nel senso della lunghezza. Grigliato i mezzi astici sulla griglia per circa una decina di minuti, e gustato cosí com'é, senza intingoli vari che compromettono la delicatezza del sapore e dell'odore.
Carne tenera, buonissima. Ottimo il corallo dell'astice, vedete quelle uova rosse? mhmmmmm...

10 August 2009

Orata al cartoccio aromatica

Sabato ci siamo fatti una levataccia alle 5 del mattino, per andare a prendere il pesce (per una bella mangiata di pesce fresco, questo ed altro!) al mercato di Billingsgate di Londra, il piú grande mercato ittico di tutto il Regno Unito.
Le orate le ho cucinate in un modo semplicissimo, al cartoccio. Molto gustose e sane. Poche calorie e pochi grassi!

Ingredienti:
orata
salvia
origano fresco
rosmarino
basilico
prezzemolo
pomodorini
aglio
erba cipollina
olio evo
vino bianco secco (facoltativo)
sale.

Incidete il ventre dell’orata, privatela degli intestini e lavatela accuratamente sotto l'acqua corrente.
Sistematela su un foglio di carta di alluminio (o carta da forno), salate il ventre, copritela con le erbe aromatiche, l'aglio tritato, i pomodorini tagliati a metá. Spruzzate con un po' di vino bianco, condite con un filo d’olio e salate.
Chiudete il cartoccio (lasciando circa 4 dita di spazio sopra) e cuocete in forno a 200 gradi per 20 / 30 minuti, a seconda della grandezza. Estraete dal forno e aprite il cartoccio solo a tavola, cosi' conserverete gli aromi.

Uhmmmm... che profumino!






Servite con puré di patate allo zafferano e rucola condita con olio evo.

Per il puré di patate allo zafferano: bollite le patate con la buccia.
Quando sono cotte, sbucciatele e passatele allo schiacciapatate, o fate, come ho fatto io, con una forchetta, versate a filo un po' di olio evo.
Scaldate un po' di latte e diluiteci lo zafferano, e poi, aggiungetelo sulle patate schiacciate, salate e mescolate bene. Il puré é pronto!
Se volete, aggiungeteci il formaggio grattugiato.

7 August 2009

Rotolo esotico con crema di pesche

La pesca é la regina dei frutti estivi, leggera ma nutriente, dolce ma poco calorica al confronto di altra frutta. La amo, mangerei chili e chili di pesche, e in tutte le salse! E indovinate, qual é il mio succo di frutta preferito? :-) Con le pesche ci ho fatto una crema. E con questa deliziosissima crema di pesche (un'ottima alternativa alla solita crema pasticcera) ci ho farcito il rotolo di Pan di Spagna. E con la Piña Colada ho bagnato il rotolo che gli ha dato quel tocco esotico... mmmmmm che profumino! Che bontá!
L'ho fatto ieri sera, volevo portarlo a lavoro ma non per festeggiare qualcosa, cosí, mi andava di portarlo. Stamattina fino all'ultimo momento, mi sono ripetuta: devo prendere il dolce dal frigo, il dolce dal frigo.. sono stata capace, invece, di lasciarlo in frigo!! Quando mi sono accorta di non averlo preso, ero giá alla porta dell'ufficio, ma si puó!!! ma si puó!!! Cmq, dopo lavoro i colleghi sono venuti a casa, tra l'altro mi ha fatto anche piacere, ce lo siamo gustato piú rilassati e con quattro chiacchiere, seduti in giardino. E' stato spazzolato tutto, non é rimasto nemmeno una briciola!
Crema di pesche
Ingredienti:
420 g di pesche (3 pesche)
150 g zucchero
2 tuorli
1 uovo
30 g amido di mais o fecola di patate
150 ml latte (ho usato quello scremato).

Sbucciare le pesche e tagliarle a dadini, metterle in una pentola a fondo spesso e frullarle con un frullatore ad immersione. Aggiungervi il latte freddo e mescolare.
Intanto, in una ciotola sbattere per un minuto, alla velocità minima, i tuorli e l'uovo con lo zucchero e l'amido di mais. Unire il composto ottenuto nella pentola delle pesche frullate e sbattere ancora per un minuto. Mettere sul fuoco e fare addensare. Ottenuta la consistenza desiderata, mettere a raffreddare in una ciotola.
rotolo di Pan di Spagna con crema di pesche

Rotolo di Pan di Spagna piatto:
con le fruste, lavorare a lungo (almeno 15 minuti), 1 uovo intero e due albumi con 120 gr zucchero, deve risultare un impasto che 'scrive', ben gonfio e di colore giallo chiaro.
Mischiare 60 gr di farina con 60 gr di fecola e un cucchiaino di lievito e versare a pioggia sull'impasto di uova attraverso un setaccio. Con una spatola (niente fruste), mescolare delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto per non smontare l'impasto. Stendere l'impasto in una placca da forno rivestita con carta forno bagnata e ben strizzata e cuocere a 180 gradi per 12/15 minuti.
Sfornare, lasciar un po' raffreddare e staccare la carta da forno. Bagnare il rotolo con la Piña Colada (giá pronta, altrimenti la potete preparare da voi, la ricetta la trovate qui) e un po' di latte mescolati insieme (ci ho aggiunto il latte per sentire meno alcool). Spalmare sul Pan di Spagna la crema di pesche fredda, ed arrotolare delicatamente. Decorare con qualche fettina di pesca.
rotolo di Pan di Spagna con crema di pesche
Et voilá, eccolo qui pronto a deliziarci la vista, l'olfatto e il palato. Ne gradireste una fetta? :-)