16 May 2009

Papas arrugadas con mojo palmero

Da ogni mio viaggio torno sempre arricchita.. sí perché ogni viaggio é conoscenza, scoperta, confronto, crescita... con ricordi bellissimi, colori, odori e sapori del luogo dove sono stata. Qualche oggetto tipico me lo porto sempre a casa, cosí come anche qualche ricettario e prodotto del luogo, per poi sperimentare a casa mia.. e ri-viaggio con la mente.. ihihihih un modo per prolungare il mio viaggio.
Questo che vi presento é un piatto tipico e piú conosciuto delle isole Canarie, papas arrugadas, tradotto letteralmente patate rugose. Patate cotte in acqua salata (tradizionalmente venivano cotte nell'acqua del mare). Accompagnano ogni tipo di pietanza, dall'antipasto al contorno, dalla carne al formaggio. Sono servite anche da sole con le salse tipiche canarie, il mojo rosso o verde, sono a base di peperoni, peperoncini rossi (picón) o verdi, aglio, coriandolo, prezzemolo etc.. Facilissime da fare, semplici e saporitissime.


Papas arrugadas con mojo rosso, una delizia per il palato

patate con mojo rosso

Papas arrugadas

Ingredienti:
1 kg di patate piccole con la buccia, possibilmente della stessa grandezza.
1/2 limone
5 manciate di sale marino
acqua q.b.
Lavare bene le patate con la buccia e metterle in una pentola piena d'acqua. Aggiungere il limone e lasciare riposare per un po' di tempo.
Togliere metà dell'acqua e sostituirla con acqua fresca, l'acqua non deve superare il livello delle patate, cospargere di sale marino e mescolare.
Cuocere le patate finchè non si ammorbidiscono, scolarle e rimettere la pentola sul fuoco.
Far asciugare le patate a fuoco lento per far raggrinzire la pelle, girandole fino a quando non si asciugano.
Le patate vanno servite calde e mangiate con la pelle e la crosta di sale. Vanno servite con il mojo.

papas arrugadas
Mojo rosso
ingredienti:
3 teste di aglio intere,
5 peperoni rossi freschi,
paprika in polvere,
1 tazza di olio di oliva,
1/3 di aceto,
sale marino,
cumino.
Mettere in ammollo i peperoni in acqua per una notte. Il giorno successivo privarli dei semi e dei filamenti, quindi farli bollire per tre minuti nell'acqua in cui erano stati lasciati durante la notte.
Pestare i peperoni, l'aglio, il cumino e il sale marino in un mortaio.
Aggiungere gradatamente l'acqua utilizzata per fare ammorbidire i peperoni, l'olio e l'aceto, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Far stringere la salsa con un po' di praprika in polvere (dolce o piccante a seconda dei gusti).
Se si utilizza un mixer, mescolare gli ingredienti dapprima solo con l'acqua e infine aggiungere gradatamente l'olio e l'aceto mescolando.
Il mojo così preparato si può conservare in frigo per qualche mese.

mojo rojo



Agnello marinato grigliato con papas arrugadas


Ho messo a marinare le fette di agnello per 3 ore con alloro, rosmarino, basilico, prezzemolo, olio d'oliva e vino rosso. Ho coperto con una pellicola.

Al momento di cucinare, ho tolto le fette dalla marinata e le ho messe a cuocere sotto il grill.
Ed eccola qui una, servita con le "patate rugose".

agnello marinato grigliato con papas arrugadas


Adesso vi porto a fare un giretto virtuale nella bellissima isola di La Palma (Canarie).
Se, come me, amate le camminate nella natura, le escursioni in montagna, il trekking, andiamo ad esplorare il Parco Nazionale de la Caldera de Taburiente che domina il centro dell'isola. Qui si trova il cratere (non di origine vulcanica, ma originato dall'erosione delle acque) più grande del mondo, con un diametro di 9 km e 1500 metri di profonditá.
Con la macchina ci addentriamo nella foresta fitta di pini e cedri canari, fino ad arrivare al parcheggio il Mirador de La Cumbrecita, che ci offre un magnifico panorama a 360°.

Caldera de Taburiente - La Cumbrecita



Un sentiero ci conduce al Lomo de las Chozas. Camminiamo circondati da una straordinaria corona di montagne, uno spettacolo di maestosa bellezza.

Rifugi, campeggi e chilometri e chilometri di sentieri ben segnalati per le escursioni a piedi.

Vegetazione ricoperta da tantissime gocce di cristallo... ops di rugiada, brillano come gioielli!

Un ponticello su un ruscello asciutto.


Il pino Canariensis é molto resistente agli incendi, il suo legno infatti viene sfruttato nell’edilizia.

Lobularia canariensis subsp. palmensis


Riprendiamo la macchina per andare a Roque de los Muchachos, il punto più elevato dell'isola (2426 mt). La lunga strada curva e tortuosa che conduce a Roque de los Muchachos é abbastanza impegnativa, ed é immersa in un paesaggio da mozzare il fiato.

Un'aria frizzantina ci accoglie, siamo sopra le nuvole tra il cielo limpido e il paesaggio lunare, meraviglioso a dir poco.

Roque de los Muchachos


In cima a lo Roque de los Muchachos ci sono gli osservatori astronomici internazionali, fra cui l'italiano Telescopio Nazionale Galileo, costruiti qui per la trasparenza e la limpidezza del cielo.


Roque de los Muchachos


Il vulcano Teide sull'isola di Tenerife visto da La Palma - Roque de los Muchachos

Sotto di noi un mare di nuvole, spettacolare.


Al di sopra di noi un cielo sereno.





Per oggi è tutto, il viaggio continua... stay tuned! ;-)

11 May 2009

Quinoa con latte, anice stellato e gofio

Visto che la quinoa l'adoro (e anche il gofio), mi sono detta: perché non provare a sperimentare la quinoa nella versione dolce con il latte e mangiarla a mo' di zuppetta? E cosí mi sono messa all'opera... con pochissimi ingredienti é uscito fuori questa ricettina niente male, particolarmente buona, ci ho fatto colazione domenica mattina. L'ha gradita anche la mia sorellona schizzinosa, e se l'ha gradita lei... provatela anche voi.

Quinoa con latte, anice stellato e gofio

Ingredienti:
una tazza scarsa di quinoa
due tazze di acqua
una tazza di latte
2 anice stellato
zucchero grezzo q.b.
cannella o gofio q.b.

Intanto che cuoce la quinoa, scaldare il latte, zuccherarlo e metterci in infusione l'anice stellato.
Drenare l'acqua in eccesso della quinoa, unirla al latte, mescolare.
A questo punto aggiungere un po' di cannella ed é pronta da mangiare. Io per farla piú ricca e piú buona, ci ho messo un cucchiaio di gofio 'na delizia! gnam! gnam!
quinoa, latte, anice stellato e gofioquinoa cotta
gofio

9 May 2009

Minestra di fagioli adzuki con riso integrale

Minestra mangiata qualche di' fa, in un giorno freddo, grigio e piovigginoso...

Gli adzuki o azuki, nome giapponese che significa "piccolo fagiolo", sono piccoli fagioli rossi caratterizzati da una fessura bianca in corrispondenza del germe. Sono coltivati principalmente nel nord est asiatico e usati nelle cucine cinesi, coreane e giapponesi per realizzare dolci e dessert. Sono buonissimi oltre che molto digeribili, drenanti e disintossicanti, io ne vado matta; il sapore dolce di questi fagioli rossi ricordano molto quello delle castagne e quello delle patate dolci.
fagioli adzuki A voi la mia ricettina semplice e gustosa.

Ingredienti:
250 g di fagioli Adzuki
1 pezzo di alga Kombu (facoltativa)
1 cipolla
1 gambo di sedano
un pomodoro
prezzemolo tritato
2 cucchiai d'olio
sale e origano

Dopo aver tenuti i fagioli adzuki in ammollo per tutta la notte, cuoceteli in pentola a pressione, ricoperti di acqua fino a due dita sopra il livello dei fagioli e con un pezzetto di alga kombu. Chiudete e mettete su fuoco vivace, appena fischierà, abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere per circa 40 minuti. Una volta cotti eliminate l'alga.
Tritate la cipolla, il sedano, la carota e il pomodoro. In una pentola scaldate due cucchiai di olio d'oliva extravergine, e rosolatevi le verdure tritate con un cucchiaio di acqua. Quando il trito sarà rosolato, unite un litro di acqua calda e gli adzuki. Cuocete per circa 20 minuti a fuoco medio e regolate di sale.
A parte cuocete il riso integrale, unitelo ai fagioli, mescolate, impiattate, spolverate con del parmigiano e del prezzemolo tritato, e servite.
riso integrale
minestra di fagioli Adzuki con riso integrale


Grazie ad Alexs per questo premio. A chi lo giro? A tutti voi che passate di qua e lasciate sempre una vostra traccia nel mio blog. Grazie.


Questa di seguito una storiella, non mia, ma che fa molto riflettere.

Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo, decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Compró anche un pacchetto di biscotti. Si sedette nella sala VIP per stare piú tranquilla.
Accanto a lei c'era la sedia con i biscotti e dall'altro lato un signore che stava leggendo il giornale.
Quando lei cominció a prendere il primo biscotto, anche l'uomo ne prese uno, lei si senti' indignata ma non disse nulla e continuó a leggere il suo libro.
Tra se pensó 'ma tu guarda se solo avessi un po' piú di coraggio gli avrei giá dato un pugno...'
Cosi' ogni volta che lei prendeva un biscotto, l'uomo accanto a lei, senza fare un minimo cenno ne prendeva uno anche lui. Continuarono fino a che non rimase solo un biscotto e la donna pensó 'ah, adesso voglio proprio vedere cosa mi dice quando saranno finiti tutti!!' L'uomo prese l'ultimo biscotto e lo divise a meta'!
'Ah!, questo e' troppo' penso' e cominciò a sbuffare indignata, si prese le sue cose, il libro, la sua borsa e si incamminó verso l'uscita della sala d'attesa.
Quando si senti' un po' meglio e la rabbia era passata, si sedette in una sedia lungo il corridoio per non attirare troppo l'attenzione ed evitare altri dispiaceri. Chiuse il libro e apri' la borsa per infilarlo dentro quando nell'aprire la borsa vide che il pacchetto di biscotti era ancora tutto intero nel suo interno. Sentì tanta vergogna e capi' solo allora che il pacchetto di biscotti uguale al suo era di quell'uomo seduto accanto a lei che peró aveva diviso i suoi biscotti con lei
senza sentirsi indignato, nervoso o superiore, al contrario di lei che aveva sbuffato e addirittura si sentiva ferita nell'orgoglio.


LA MORALE:
Quante volte nella nostra vita mangeremo o avremo mangiato i biscotti di un altro senza saperlo?
Prima di arrivare ad una conclusione affrettata e prima di pensare male delle persone, GUARDA attentamente le cose, molto spesso non sono come sembrano!!!!
Esistono 5 cose nella vita che non si RECUPERANO:
Una pietra dopo averla lanciata
Una parola dopo averla detta
Un'opportunita' dopo averla persa
Il tempo dopo esser passato
L'amore per chi non lotta

4 May 2009

Bank Holiday e polpettone

Oggi, primo lunedi di maggio, in Inghilterra é festa. Si celebra il Bank Holiday che non è una vacanza bancaria, ma una festa pubblica che capita sempre di lunedí. Il lunedí dopo Pasqua, il primo e l'ultimo lunedí del mese di maggio e l'ultimo lunedí del mese di agosto. La Bank of England fino al 1834 osservava un cospicuo numero di feste religiose e pubbliche, poi ridotte drasticamente a soli 4 giorni di ferie. Nel 1871 Sir John Lubbock decise di introdurre il Bank Holidays Act, per permettere ai bancari appassionati di cricket come lui di poter partecipare agli incontri o di seguirli da supporters. Le banche erano chiuse e così si fermavano tutte le altre attività commerciali ed economiche. La festa era un po' per tutti e da lì è rimasto il nome e la tradizione.
Io oggi non ho lavorato e mentre tutti, o quasi, sono andati fuori per questo lungo fine settimana io sono rimasta in London. E cos'ho fatto oggi? Be' ho impegnato la mattinata in giardino e poco prima di pranzo a preparare il polpettone. Uff che giornata nuvolosa oggi, nemmeno un briciolo di sole! E in piú la temperatura si é abbassata, dei 19/20 gradi di qualche giorno fa ai 14 gradi odierni, e domani nemmeno promette bene. Ho fatto un giretto con lo scooter.. e che bello non c'era un minimo di traffico! e poi con una macedonia di frutta e yogurt ho fatto quattro chiacchiere con i miei neighbours. E adesso eccomi qui, a postare foto e ricettina. :-)

Macedonia di frutta: mandarini, lamponi, mele e fragole con yogurt (il mio preferito), slurrrp!

Adoro lo yogurt Greco per la consistenza cremosa e il sapore poco acido. Mangiato con la frutta é una vera delizia.


Polpettone con il macinato di agnello
Ho fatto l'impasto delle polpette che faccio di solito, ho steso la carne sulla carta da forno ci ho messo sopra qualche fettina di prosciutto cotto, il formaggio Leerdammer e gli spinaci crudi.
Ho avvolto il polpettone nella carta da forno e l'ho messo in forno a 200 gradi per una quarantina di minuti.
Una volta estratto dal forno, gli ho tolto la carta forno, l'ho affettato e l'abbiam magnato!

Gnam gnam gnam che buono!!!