26 September 2010

Babà al limoncello

"Tu si nu' bbabbà" questa è l'espressione preferita di una mia cuginetta quando si rivolge a me per farmi un complimento, per dire quanto sono dolce e buona e quindi meriterei di esser mangiata come un babà! Ahahahah, e a me fa morir dal ridere. E' uno spasso!
Il babà è uno dei miei dolci preferiti, l'ho sempre fatto aiutando mia mamma con la sua ricetta. Stavolta, per partecipare all'esperimento con le forumine di Alf, ho voluto provare la ricetta della signora Lidia di SA. Tempo fa l'avevo segnata nella mia lista di dolci da fare. Con il procedimento di questa ricetta si accorciano i tempi, e poi, si fa senza bisogno di impastare a mano a lungo e con vigore, ma bensì impastare solo con lo sbattitore elettrico (oddio, adesso, per qualcuno avrò bestemmiato ;-)) altro che sbattere, tirare, capovolgere, etc.. il mio braccio ringrazia. :-) Se mia mamma leggesse queste righe, direbbe che io trovo sempre l'alternativa più facile di fare le cose, e come darle torto, mi piace semplificare la mia vita, ma poi, in fondo mica è sempre vero, io la vita adoro anche complicarmela.
Che dirvi, io sono rimasta soddisfatta del risultato, alla fine non cambia molto anzi, si fa semplicemente prima ed esce una buona alveolatura. Ho detto buona perchè si discosta leggermente da quella impastata a mano,
ma alla fine sempre un babà è, sarà anche perchè il mio è cresciuto un pò troppo. E poi c'è da dire che lo stesso impasto messo negli stampini dei babà e nello stampo unico non uscirà mai con l'alveolatura uguale. Il mio impasto a fine lavorazione aveva elasticità ed infatti briciole al taglio non ne ho visto, e poi si è comportato come una spugna, quindi ha assorbito molto liquido, insomma i connotati ce li ha tutti credo ;-) Esperti di babà che passate di qua datemi anche il vostro parere, che m'interessa :-)

Ho usato uno stampo unico festonato con tubo diam 28cm, anche se mi sarebbe piaciuto usare quelli in monoporzione, il classico stampo del babà, oppure, gli stampi mignon (adoro i dolci in formato mignòn che si mangiano in un solo boccone), ma non li ho qui.
Ho usato il limoncello perchè l'ho preferisco al rum, e ne ho un bel pò in casa prodotto da mia mamma con i limoni dei suoi alberelli.

Come vedete, ho fatto uno sbaglio :-/ il babà l'ho maltrattato troppo con lo stuzzicadente sulla superficie laterale, si vede che è tutta punzecchiata e screpolata, cosa che non avrei dovuto fare! Volendolo bello lucido (come quelli delle pasticcerie) basta spennellare delicatamente con una gelatina di albicocche diluita con un pò d'acqua, facendola sciogliere sul fuoco.



Ingredienti:
6 uova
un cucchiaio di zucchero
un pizzico di sale
25 g di lievito fresco (o 7 g di lievito di birra disidratato)
100 g di burro
400 g di farina, tra cui 200 g di farina 0 (per pane e pizza o la Manitoba) e 200 g di farina 00
2 cucchiai di latte per sciogliere il lievito

Ingredienti per la bagna:
600 ml di acqua
250 g di zucchero
buccia di un limone bio
250 ml di rum (o limoncello).

Per decorazione:
panna montata
crema pasticcera (io la custard)
amarene, ciligie candide

Procedimento:
Sciogliere il lievito (io ho usato lievito disidratato, solo che mi si è rovesciata la bustina di lievito di 7 g sul parquet, alla fine credo che saranno stati 5 o 6 g di lievito che ho usato) con due cucchiai di latte tiepido e mezzo cucchiaino di zucchero.
In una ciotola capiente sgusciarvi le uova, aggiungere lo zucchero, il sale, il burro fuso, e il lievito di birra sciolto. Con uno sbattitore elettrico lavorare il tutto per una decina di minuti. Poi, aggiungere le due farine setacciate e mescolate tra loro, a fontana un pò alla volta. Continuare a lavorare l'impasto fino a quando diventerà elastico e si staccherà dalle pareti della ciotola rimanendo attaccato alle fruste, quindi ben incordato.



Imburrare uno stampo unico festonato con tubo e disporre l'impasto al suo interno in modo omogeneo.
Lasciar riposare con un canovaccio umido posto sulla superficie dello stampo per 2 ore e mezza circa, fino a quando l'impasto non sarà raddoppiato di volume arrivando quasi all'orlo dello stampo (nel mio caso come vedete dalle foto è cresciuto ben oltre l'orlo).
Trascorso il tempo di lievitazione, cuocere in forno (statico) già caldo a 200° gradi. Dopo 20 minuti abbassare la temperatura a 180°C. In tutto cuocere per 30 minuti (dipende dal vostro forno).
Prima di sfornare il babà controllare che sia cotto con uno stuzzicadente.
Il babà sarà pronto quando la superficie e la parte interna dello stampo saranno dorate.

Come vedete dalla foto, la superficie del babà è venuta un pò rustica. Mi si è attaccato al canovaccio tanto che è cresciuto! :-D
La lisciatura con il burro non l'ho fatta, non serve se si usa lo stampo unico, poi viene capovolto.




Nel frattempo preparare lo sciroppo per la bagna, facendo bollire per 15 minuti l'acqua e lo zucchero con la buccia di un limone.
Quando lo sciroppo sarà pronto, aggiungere il rum (o il limoncello).
Bucherellare la superficie del babà con uno stuzzicadenti.
Adagiare il babà in una ciotola capiente.
Versare lo sciroppo al rum (o al limoncello) sulla superficie del babà con un mestolo. Inclinare la ciotola e far fuoriuscire lo sciroppo in eccesso e con quello continuare a bagnare il babà ripetutamente fino a quando lo assorbirà completamente.

Questo è il risultato cotto. Prima e, dopo la bagna si è bello gonfiato.



Il babà va inzuppato fino a quando premendo sulla superficie fuoriuscirà della bagna.
Lasciar riposare il babà un paio d'ore in frigo prima di capovolgerlo su un piatto da portata, e servirlo guarnito con della panna montata o crema pasticcera.

Il babà in sè è un dolce molto semplice diciamo banale, è la bagna di liquore che gli dà il carattere. La mia decorazione è molto minimale, in poche parole, un po' misera :-D



Prima di servire tagliare il babà a fette e spruzzare con del limoncello (o del rum) a piacere.

I miei amici hanno molto gradito il babà. Gradite anche voi una fetta?

Fette del giorno dopo, ancora più buono!



"E si 'a vita amara se fa, si addolcisce cu nu' babbà"


Per chi me lo ha chiesto, queste sono le farine che ho usato




Lista di tutte noi forumine che abbiamo partecipato all'esperimento del babà. In ordine sparso:
quarona
france1972
dau57
lareggiadeigatti
venerebeau
kikiwise
shade
stellaifornelli
ilarias86
angelica1037
clavirste
chikbabj
niclathun
sorbyy
chabbona
fufina77
mirta581
mammapesciolina

24 September 2010

Liquore al cioccolato

Più di un mese fa ho "rubacchiato" da Yaya la ricetta del liquore al cioccolato per passarla al mio amore che di tanto in tanto si diletta nella preparazione casalinga di liquori. Si diverte tanto quanto io mi diverto nel fare i dolci. :-)



Ingredienti:
1 kg di zucchero (semolato)
1 l di latte (intero fresco)
200 gr di cacao amaro in polvere
200 gr di alcool puro, da alimenti (io vodka).



Mescolare lo zucchero con il cacao in una pentola, accendere sotto il fuoco basso ed aggiungere a filo il latte e proseguire a mescolare bene fino al completo scioglimento (puoi utilizzare anche un frullatore da immersione.... ma attenta agli schizzi).
Fate sobbollire dolcemente per pochi minuti (prestando solo attenzione che non si attacchi) e lasciare freddare una notte: quindi aggiungere l'alcool, sempre mescolando bene.
Imbottigliare e lasciar invecchiare almeno 15gg. Conservare in frigo o freezer, ed agitare prima di versare.
Dopo un paio di mesi -se si resiste - diventa ancor più cremoso: è comunque sempre ottimo sul gelato, sui dolci al cucchiaio di ricotta e mascarpone, o da solo a fine pasto.




Leggero e buonissimo! Il sapore del cacao prevale su quello dell'alcool. In queste serate autunnali, magari dopo cena con gli amici è piacevole da bere.

20 September 2010

Tortino di patate con prosciutto e funghi

Un tortino fatto di patate nel mezzo prosciutto cotto, formaggio Cheddar, Leerdammer e funghi cremini, che io mi ostino a chiamare funghi di castagno traducendo letteralmente dall'inglese chestnut mushrooms. Li preferisco agli champignon (bianchi) che non sanno di niente. Un tortino abbastanza versatile e svuota frigo che io faccio spesso anche senza svuota frigo perchè mi piace molto, eheh c'è qualcosa che non mi piace? :-)



Ingredienti:
1 kg di patate rosse
1 etto di prosciutto cotto a fette
150 g di funghi cremini
3 fette di formaggio leerdammer
3 fette di formaggio cheddar (mild)
mezzo bicchiere di latte intero
una bella manciata di formaggio grana
un uovo
una noce di burro
sale q.b.
noce moscata q.b.
pane grattugiato.



Lessare le patate, appena saranno cotte, pelarle e schiacciarle con una forchetta o passarle nello schiacciapatate.
Aggiungere il burro, il latte, la grana, l'uovo, il sale, la noce moscata e mescolare con un cucchiaio fino ad ottenere un composto morbido.
A questo punto mettere metà del composto in una teglia da forno antiaderente leggermente imburrata, adagiarvi sopra il prosciutto cotto, le fette di formaggio e i funghi (precedentemente saltati in padella con aglio e olio evo), ricoprire con il composto rimasto.
Spolverare di pangrattato e aggiungete qualche fiocchetto di burro.
Cuocere in forno a 180° per circa 30/40 minuti.




Con questa ricetta partecipo al contest di Pan Di Ramerino

15 September 2010

Crostatine di pesche e crema all'amaretto

Le vacanze sono giá terminate! Sigh! Sob! Sono passate troppo in fretta tra Corsica e Sardegna.
Niente da togliere alla meravigliosa Sardegna, la Corsica è bellissima, spiaggie caraibiche, acque cristalline, paesini sperduti nel verde, paesaggi mozzafiato, natura fantastica... mi ha lasciato dei bellissimi ricordi. Sono tornata in quel di LonDon e questo tempo nuvoloso mi fa sentire già la malinconia.. non mi resta che sfogliare le tantissime foto scattate e perdermi nei ricordi..
Ora passiamo alle mie crostatine fatte prima di partire.. con la ricetta della mitica e dolcissima.. indovinate un pò? Che gli amaretti li adoro nei dolci, lo sapete già, l'avrò detto in qualche post fa, anche le pesche le adoro nei dolci! In questa ricetta li abbino insieme e li lascio danzare sulle mie papille gustative! E vado in paradiso come dice Dauly, e come se non ha ragione! Il binomio amaretti e pesche fa impazzire anche me, ne mangerei fino a scoppiare e, non sto scherzando.
Dopo aver visto quella fotografia.. mmmmmm la crostata di pesche e crema all'amaretto sull'album di Dauly, mi è venuto subito l'acquolina in bocca, ho pensato che con tutte le pesche che mi ritrovavo in casa, non potevo non farla e gustarmela. Su mia richiesta, la gentilissima Dauly mi ha passato la ricetta, grazie Daulì per la ricetta favolosa; è stato un piacere sperimentarla, non solo gustativamente parlando. Purtroppo non ho foto della crostata (le batterie della macchina fotografica mi hanno abbandonata sul più bello) ma potete ammirare il risultato finale delle crostatine.

Ingredienti: pesche, amaretti, scaglie di cioccolato fondente e crema al latte
Pesche a fette sulla pasta frolla
Crostatine con le briciole di frolla da infornare
Crostatina appena tolta dal forno


E' sublime! Da svenimento. Sono andate a ruba!


Crostata di pesche e crema all'amaretto

Pasta frolla (Dauly mi ha suggerito di fare quella che faccio di solito, siccome avevo impastato dose doppia per i biscotti Rigoli che vedete qui sotto, ho usato quella frolla li'):
2 pesche sode
amaretti
scaglie di cioccolato fondente.

Crema al latte fatta con:
500 ml latte
100 g zucchero
50 g maizena o fecola
vaniglia o aroma
200 g panna o 200 g ricotta (io ho usato la panna)
1 bicchierino di amaretto.

Stendi la frolla tenendone una parte per il crumble,
taglia le pesche sbucciate a fette, mettile sulla pasta,
spolvera di zucchero e inforna per 10 minuti.
Prepara la crema stemperando le polveri con un pò di latte, unisci il latte rimanente, il liquore e cuoci fino ad addensarsi.
Metti a raffreddare quindi unisci o la panna montata o in questo caso la ricotta.
Sulla base di pesche sbriciola qualche amaretto e spargi il cioccolato, versa la crema e affonda qualche amaretto bagnato nel liquore.
Copri con la frolla sbriciolata e cuoci a 180° per 40 minuti a seconda del forno.