27 February 2009

Riso integrale con la verza

Io la verza l'adoro, soprattutto col riso! Ed ecco qui un piatto gustoso.
Ingredienti:
180 g di riso integrale lungo bio
una verza
una cipolla
salsa di pomodoro q.b.
olio extravergine d’oliva
un peperoncino
sale q.b.
Tagliare a listarelle e lavare per bene la verza, scottarla in acqua salata.
In una pentola coperta cuocere il riso integrale con due parti d’acqua per 45 minuti a fiamma molto bassa, senza scoperchiare né mescolare.
A parte soffriggere in un po' d'olio d’oliva la cipolla tritata e il peperoncino (io l'ho dimenticato, ho aggiunto alla fine delle gocce di Tabasco), aggiungere poi un po' di salsa di pomodoro e la verza, e se serve un goccio d’acqua. Lasciare cuocere coperto per qualche minuto. Mescolare al riso e guarnire a piacere con prezzemolo o erba cipollina, et voilá il piatto é pronto!

Ultimamente 'sto Tabasco l'ho metto ovunque. Si é capito che mi piace mangiare piccante? Piccante sí ma non piccantissimo! Quel tanto che basta a stuzzicare il palato, preferendo sempre il peperoncino al pepe e al curry.

24 February 2009

Crêpes di patate


L'idea era di riprodurre una "homemade version" del "Boxty potato pancakes" (tortine di patate in padella) che ho mangiato in Irlanda qualche giorno fa.
Purtroppo oggi a pranzo tempo non ce n'era per fare la purea di patate, quindi l'ho omesso in questa ricetta, ma se voi vorreste provare (vi garantisco che vengono molto piú buone) aggiungete agli ingredienti qui sotto, i 250 g di purea di patate. La ricetta originale prevede anche un cucchiaino di lievito/bicarbonato (io ho omesso). Le ho fatte a crêpes quindi sottili e grandi, e non a pancake cioé, piccole (diametro circa 8 cm) e spesse.

Ingredienti:
250 g di patate crude grattugiate
250 g di farina
2 uova piccole
240 g di latte
un pizzico di sale

Preparazione
Mescolate tutti gli ingredienti, le patate grattugiatele un momento prima di unirle cosí non si anneriscono.
Scaldate una padella antiaderente unta leggermente e versateci due, tre cucchiaiate d'impasto. (Per fare di fretta ho usato due padelle, una di 18cm e l'altra 22 cm).
Lasciate cuocere per quattro o cinque minuti, giratele con una spatola e lasciate cuocere anche dall’altra parte. Ripetete il procedimento fino ad esaurire tutta la pastella.
Farcite le crêpes con carne, verdure o con quello che la fantasia vi suggerisce.
Io le ho farcite con un peperone sbiancato e condito con un goccio d'olio. Gnam! gnam! Il risultato è molto piacevole che vale la pena di provare anche con la purea di patate.

Torta sofficissima all'arancia

Questa torta é una delle mie preferite, è eccezionale, ultra morbida e veloce da eseguire. E' profumatissima, squisitissima e si scioglie in bocca! Ecco a voi la ricetta e il reportage! ;-)

Ingredienti:
250 g di farina,
190 g di zucchero,
3 uova,
130 g di olio di oliva,
130 g di succo di arance filtrato (al posto del succo di arance si puó mettere l'acqua)
1 bustina di lievito,
un po' di liquore Strega (o altro liquore a piacere).


Per guarnire: granella di nocciole, cioccolato al latte grattugiato e riccioli di buccia di arance.

Procedimento:
Sbattere le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose, aggiungere l'olio, il succo di arance filtrato, il liquore Strega, la farina e alla fine il lievito setacciato.
(NB: il composto alla fine risulterà piuttosto fluido, non aggiungere altra farina, è così che dev'essere, è questo il segreto della sua morbidezza).
Imburrare leggermente una tortiera, versare l'impasto e guarnire con la granella e il cioccolato grattugiato.
Cuocere in forno caldo per una quarantina di minuti a 180 gradi, senza aprire il forno durante la cottura.






23 February 2009

Spaghetti di riso con gamberi e rucola

Ingredienti:
200 g spaghetti di riso (rice noodles)
200 g di gamberi sgusciati
1 carota
1 cipolla
peperoncino q.b.
zenzero fresco q.b.
olio, sale pepe
rucola


Fate scaldare un po' d’olio, rosolateci prima la cipolla tritata con un po’ di peperoncino poi la carota grattugiata con un po' di zenzero fresco grattugiato, dopo qualche minuto aggiungete i gamberi e fate saltare fino a quando non si coloriscono.
Nel frattempo preparate gli spaghetti di riso come riportato sulla confezione.
Mescolateli ai gamberi, impiattate su un letto di rucola e servite. Uhm, buonissimi!

22 February 2009

Al Porterhouse di Dublino

E dopo 3 mesi finalmente di nuovo a Dublino, cittá, compatta e a misura d'uomo. Ci ritorno sempre con immenso piacere, stavolta per una bella rimpatriata fra vecchi amici. Finalmente ci siamo riusciti!
La tappa era d'obbligo al Porterhouse, il prestigioso pub irlandese che offre una grandissima varietà di birre di produzione propria, per tutti i gusti, costituito da 4 piani con pareti ricoperte di bottiglie di birra provenienti da tutto il mondo, pieno di giovani e con musica live: celtica, rock, soul, blues... Il Porterhouse é situato nel famosissimo quartiere di Temple Bar, in Parliament Street. Il quartiere di Temple Bar colorato e sempre in movimento, é il cuore pulsante della Dublino giovane, con i suoi pub, i suoi angoli e le sue musiche.
Abbiamo mangiato qualche piatto tradizionale che sono quasi tutti basati su patate e carni, e abbiamo provato tra le tante.. anche la birra alle ostriche. Peccato che a me non piacciono le ostriche, non l'ho gradita. Vi lascio qualche foto. Enjoy!

Al secondo piano, su questo palchetto, suonano musica dal vivo, ogni settimana si esibisce qualche gruppo.

L'interno del Porterhouse

Cheers! Oyster beer, birra alle ostriche, e salsine

Irish Stew, spezzatino a base di agnello con carote e patate.

Salmon bruschetta & salad

Irish Steak, bistecca di manzo irlandese, guarnita di patatine, pomodori e rucola


Altro famosissimo pub


Il fiume Liffey (scorre nel centro di Dublino, divide la cittá in due) con l'antico ponte in ferro, denominato the Ha' Penny Bridge perché nell'Ottocento per attraversarlo si pagava mezzo Penny.

"The tart with the cart" (la sgualdrina con il carretto) cosí viene denominata dai dublinesi questa famosa statua di Molly Malone in Grafton Street. Era una pescivendola che girava col suo carretto per le strade di Dublino, invogliando passanti e massaie all'acquisto di: "vongole e molluschi freschi!" Si narra che di giorno fosse una pescivendola e di notte una prostituta.



Irish Coffee, cocktail a base di caffè e whiskey. Il caffè va bevuto attraverso la panna, così si sente di più l'aroma del caffè e si gusta meglio il whiskey irlandese. Sláinte! Alla salute! in Gaelico.


La natura incontaminata e i famosi "cieli d'Irlanda" sono veramente uno spettacolo da mozzare il fiato!



"Ecco il problema di chi beve, pensai versandomi da bere:
se succede qualcosa di brutto, si beve per dimenticare;
se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare;
e se non succede niente, si beve per far succedere qualcosa".
Henry Charles Bukowsky


Il cielo d’Irlanda è un oceano di nuvole e luce
Il cielo d’Irlanda è un tappeto che corre veloce
Il cielo d’Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù
Ti annega di verde e ti copre di blu
Ti copre di verde e ti annega di blu
Il cielo d’Irlanda si sfama di muschio e di lana
Il cielo d’Irlanda si spulcia i capelli alla luna
Il cielo d’Irlanda è un gregge che pascola in cielo
Si ubriaca di stelle di notte e il mattino è leggero
Si ubriaca di stelle e il mattino è leggero
Dal Donegal alle isole Aran
E da Dublino fino al Connemara
Dovunque tu stia viaggiando con zingari o re
Il cielo d’Irlanda si muove con te
Il cielo d’Irlanda è dentro di te
Il cielo d’Irlanda è un enorme cappello di pioggia
Il cielo d’Irlanda è un bambino che dorme sulla spiaggia
Il cielo d’Irlanda a volte fa il mondo in bianco e nero
Ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero
Ma dopo un momento li fa brillare più del vero
Il cielo d’Irlanda è una donna che cambia spesso d’umore
Il cielo d’Irlanda è una gonna che gira nel sole
Il cielo d’Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
Si apre e si chiude con il ritmo della musica
Si apre e si chiude con il ritmo della musica
Dal Donegal alle isole Aran
E da Dublino fino al Connemara
Dovunque tu stia ballando con zingari o re
Il cielo d’Irlanda si muove con te
Il cielo d’Irlanda è dentro di te
Dovunque tu stia bevendo con zingari o re
Il cielo d’Irlanda è dentro di te
Il cielo d’Irlanda è dentro di te.

17 February 2009

Involtini di salmone affumicato ripieni con philadelphia e spinaci

Ho rifatto la torta salata di salmone affumicato e patate, e cosí, con il salmone che mi é avanzato ci ho fatto questi 3 involtini. Piú che involtini, ho fatto gli involtoni :-) ahahah, e a parte tutto, erano gustosissimi! Il salmone affumicato é una delle mie passioni, l'ho mangio in tutti i modi, non deve mai mancare nel mio frigo/freezer.

Ecco cosa serve (ho fatto ad occhio, non ho le dosi esatte):
salmone
spinaci
philadelphia
verza
olio evo
limone
menta

Marinare il salmone affumicato con del succo di limone.
Intanto lessare gli spinaci, strizzarli bene e condirli con un goccio d'olio extra vergine d'oliva.
Mescolare philadelphia e spinaci.
Mettere questo impasto nelle fette di salmone ben distese e arrotolare. Fermare con una zucchina sbiancata, e decorare con una fogliolina di menta.
Mettere gli involtini sopra un letto di verza sbiancata e spruzzata di olio e limone.
Oppure (cosa che io non ho fatto) una mezz’oretta prima di servirli, prendere gli involtini e con un coltello ben affilato ricavarne da ognuno 4 o 5 piccoli rolls.
Et voilá, un piatto veloce e raffinato.


E questa é la torta di salmone affumicato e patate. La ricetta la trovate qui


E con gli avanzi della pasta brisée ci ho fatto le mezzelune, farcite con prosciutto cotto al rosmarino, una patata lessa a purea e parmigiano grattugiato.

14 February 2009

Biscotti al cacao e zenzero


Non potevano mancare i biscottini speziati.
Ingredienti:
200 g farina 00
90 g burro
90 g zucchero
30 g cacao in polvere (io ne ho messo di meno)
un uovo
un cucchiaino di zenzero in polvere. Disponete la farina a fontana sul piano di lavoro. Nel mezzo mettete il burro ammorbidito e tutti gli altri ingredienti.
Lavorate rapidamente l'impasto e, quando sarà ben amalgamato, avvolgetelo in una pellicola e mettetelo in frigo per un'ora. Successivamente spianate la pasta a uno spessore di mezzo centimetro circa. Ricavatene tanti biscotti della forma voluta, allineati sulla placca del forno. Passate in forno a 180° e, trascorsi più o meno 10 minuti, controllate con un assaggio la cottura. Sfornate e lasciate raffreddare.








The Lady in Red (Chris Deburgh)

I've never seen you looking so lovely as you did tonight
I've never seen you shine so bright
I've never seen so many men ask you if you wanted to dance
They're looking for a little romance
Given half a chance
And I've never seen that dress you're wearing
Or that highlights in your hair
That catch your eyes
I have been blind

(Chorus)
The lady in red is dancing with me
Cheek to cheek
There's nobody here
It's just you and me
It's where I wanna be
But I hardly know this beauty by my side
I'll never forget the way you look tonight
I've never seen you looking so gorgeous as you did tonight
I've never seen you shine so bright you were amazing
I've never seen so many people want to be there by your side

And when you turned to me and smiled it took my breath away
And I have never had such a feeling such a feeling
Of complete and utter love, as I do tonight
(Chorus)
I never will forget the way you look tonight
The lady in red
My lady in red

Un uovo nel cuore di pancarré


Ecco come ho presentato l'uovo all'occhio di bue stamattina per la colazione, nella fetta di pancarré ai cereali, a forma di cuore, praticamente l'ho cotto nel toast. L'idea é piacuta molto. Non trovate, anche voi, che sia un modo carino di presentare l'uovo? :-)

In una padella antiaderente versare un filino d'olio (o burro) mettere una fetta di pancarré a cui avremo precedentemente tagliato con una formina, un cuore al centro della fetta. Prendiamo un uovo e rompiamolo nel cuore, mettiamoci un po' di sale e lasciamo cuocere un po', il rosso non deve cuocere del tutto (dipende dai gusti, a noi piace quasi alla coque). Quando pensiamo che sia pronto, togliamolo dal fuoco e aggiungiamoci una manciatina di parmigiano grattugiato e un po' di noce moscata. Et voilá é pronto! Con una spatola aiutatevi a mettere l'uovo sul piatto, e completate con il ritaglio tostato e una fettina di prosciutto cotto anch'essa tagliata a forma di cuore e poggiata sopra.

Cuore al cioccolato


Eccomi, sono in tempo per farvi vedere il dolcetto... l'ho assemblato da poco.
Questo dolcetto l'ho fatto in diversi momenti della giornata, mancava sempre il tempo, uffi.
Ieri sera ho preparato il pan di spagna al cioccolato. Stamattina l'ho tagliato con la formina a cuore e ho preparato la salsa di lamponi. Poco fa l'ho assemblato, adesso é in frigo.

Auguro Buon San Valentino a tutti, ma per chi si ama è San Valentino ogni giorno del cammino esistenziale.

Cuore al cioccolato

Per il Pan di Spagna
Ingredienti:
2 uova (le mie erano grandi)
120 g di zucchero
60 g di farina
60 g di fecola
20 g di cacao amaro
1 cucchiaino di lievito per dolci

Per queste dosi, ho usato una teglia piccola, di 20 cm.

In una ciotola lavorare con uno sbattitore elettrico le uova intere con lo zucchero (almeno 15 minuti) fino a quando l'impasto diventa bello gonfio, spumoso e di colore giallo chiaro.
Setacciare insieme la fecola, la farina, il cacao e il lievito. Versare a pioggia sull'impasto di uova e zucchero.
Con una spatola mescolare delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto per non smontare l'impasto.
Versare l'impasto in una teglia (possibilmente quadrata) imburrata e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Capovolgere su una gratella e lasciar raffreddare.

Salsa di lamponi: l'ho preparata con 100 g di lamponi e 2 cucchiai di zucchero semolato. Ho mescolato e frullato il tutto con il frullino ad immersione. Presto pronta!

Assemblaggio: ho tagliato il pan di spagna a metà con un coltello lungo e sottile;
ho ritagliato dei cuori usando una formina, per intenderci, quella dei biscotti.
Ho bagnato i cuori con un pochino di succo di lampone. Ho cosparso metà dei cuori con la crema al mascarpone agli amaretti (avevo quella in frigo da consumare, non l'ho preparata io, altrimenti avrei messo la crema chantilly).
Ho sovrapposto l'altro cuore di pan di spagna, e sopra la superficie ho spolverato un po' di zucchero a velo.
Con la stessa crema di mascarpone ci ho spalmato a velo i lati, e ho decorato con granella di nocciole.
Ogni cuore l'ho adagiato su un letto di salsa di lamponi e guarnito con i lamponi.
Messo in frigo per qualche ora, prima di servire.

E mentre l'ho preparavo... ho assaggiato un po' di avanzo di pan di spagna con la salsa di lamponi, mmmhmmm lamponi e cioccolato, divinamente squisito!







San Valentino tra storia e leggenda

L’ origine della festa degli innamorati è il tentativo della Chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità.
Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era considerato il periodo in cui ci si preparava all’arrivo della primavera, considerata la stagione della rinascita. Si iniziavano i riti della purificazione: le case venivano pulite, vi si spargeva il sale ed una particolare farina. Verso la metà del mese iniziavano le celebrazioni dei Lupercali (dei che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati). Fin dal quarto secolo a.C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, il dio Lupercus. I Luperici, l’ordine di sacerdoti addetti a questo culto, si recavano alla grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici propiziatori. Lungo le strade della città veniva sparso il sangue di alcuni animali, come segno di fertilità; ma il vero e proprio rituale consisteva in una specie di lotteria dell’amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.

I padri precursori della Chiesa, determinati a mettere fine a questa pratica licenziosa, hanno cercato un santo “degli innamorati” per sostituire l’immorale Lupercus. Nel 496 d.C. Papa Gelasio annullò questa festa pagana ed iniziarono il culto di San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.
San Valentino nato a Terni nell’anno 175 d.C. divenne così il patrono dell’amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo poiché la leggenda narra che egli fu il primo religioso che celebrò l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. Valentino dedicò la sua vita alla comunità cristiana e alla città di Terni dove infuriavano le persecuzioni contro i seguaci di Gesù; fu consacrato vescovo della città nel 197 d.C. dal Papa San Feliciano.

La storia di San Valentino ha due finali differenti. Secondo una versione, quando l’imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, San Valentino fu imprigionato e flagellato lungo la via Flaminia, lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli. Mentre la seconda versione racconta che, nel 270 d.C. il vescovo Valentino, famoso per aver unito in matrimonio un pagano ed una cristiana, fu invitato dall’imperatore pazzo Claudio II che tentò di persuaderlo a convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino, con dignità, rifiutò di rinunciare alla sua Fede e, imprudentemente, tentò di convertire a sua volta Claudio II al Cristianesimo. Il 24 febbraio 270 d.C. San Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene, inoltre, che mentre Valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano, Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla. Si racconta che prima di morire Valentino le avesse mandato un messaggio d’addio che si concludeva con "dal vostro Valentino". Una frase che nel tempo è diventata sinonimo di Vero Amore.
Da questa vicenda nacquero alcuni racconti. Il più interessante è quello che descrive il santo martire amante delle rose, fiori profumati che regalava alle coppie di fidanzati per augurare loro un’unione felice….

Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese. Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 San Valentino morì.

Oggi la festa di San Valentino è celebrata ovunque come Santo dell’Amore. Non è un caso che, accanto alla teca nella quale sono conservate le sue spoglie, vi è una statua d’argento che reca la scritta: “San Valentino patrono dell'amore”.