20 February 2010

Le pardulas

Erano segnate nella mia lunga lista di ricette da provare giá da un pó di tempo. Un ringraziamento va alla mitica Luisa per la ricetta. Le pardulas sono un dolce tipico pasquale della tradizione sarda ma che si usa fare anche durante tutto l'anno, a base di ricotta. Le ho mangiate in Sardegna a base di formaggio (dette anche "formagelle" e "casadinas) e di ricotta, una bontà indimenticabile! Vi diró, le mie erano buone a detta dei miei amici che le hanno assaggiate, ma di sicuro non saranno mai come quelle gustate in Sardegna, volete mettere con la ricotta, il formaggio sardo, tutt'altra cosa! E vabbé, qui non siamo in Sardegna e ci accontentiamo, poi, quando metteremo di nuovo piede in Sardegna ci faremo una bella scorpacciata.



Dapprima, le volevo fare con la ricotta fatta con le mie manine ma poi ci ho rinunciato, e sapete perché? La ricotta l'ho fatta ma, é risultata troppo soffice per fare le pardulas, nonostante io l'abbia lasciata l'intera notte e tutto il pomeriggio a scolare. Alla fine la mia ricotta l'abbiamo mangiata al naturale.. che profumino di formaggio fresco, leggero e saporito!
Ecco qui, la cagliata e le ricottine. La ricetta l'ho presa qui, qui e qui.


E per fare le pardulas ho acquistato la ricotta in un negozio italiano, e questa volta, non mi é sembrata malaccio come l'ultima volta che l'avevo acquistata nel solito supermercato.
Devo dire che mi sono divertita tanto a fare e a immortalare questi dolcetti. Ora passiamo alla ricetta e, se volete cimentarvi, sappiate che non sono difficili da fare, ci vuole solo un po' di tempo e, il divertimento é garantito! ;-)


Per i dischetti di sfoglia servono:
300 g farina;
150 ml acqua tiepida;
30 g strutto o burro;
1 pizzico di sale
buccia grattugiata di un'arancia bio.

Disporre la farina a fontana e lavorare con l’acqua tiepida salata e lo strutto (o burro) ridotto in soffici riccioli. Stendere con un mattarello su una tavola asciutta e leggermente infarinata e ricavare alcuni dischetti molto sottili, del diametro di circa 8cm. Oppure, con l'aiuto dell’Imperia preparare una sfoglia sottile (spessore penultima tacca) e con un tagliapasta ricavare tanti dischetti del diametro di 8 cm.



Per la farcitura servono:
500 g di ricotta (privata dell'acqua presente)
2 bustine di zafferano (ne ho messo di meno)
2 tuorli d'uovo (medi)
80 g di zucchero (ho usato quello di canna)
5 cucchiai rasi di farina 00 (ne ho messo un paio in piú)
buccia grattugiata di un'arancia bio.

Lavorare con una forchetta la ricotta sul fondo di una terrina, ed aggiungere un quantitativo di farina sufficiente a fargli assumere una consistenza abbastanza compatta, basta un cucchiaio, a seconda della liquiditá della ricotta, la quantità può arrivare fino a 100 g. Aggiungere i due tuorli d'uovo, lo zucchero, la scorza di arancia (o limone) e lo zafferano. Otterremo un impasto colloso, che andrà lavorato con una spatola per renderlo omogeneo.

Ora con le mani perfettamente asciutte e leggermente infarinate, formare delle palline con un diametro di circa 4 cm. Adesso adagiare al centro dei dischetti le palline di ripieno e “pizzichiamo” i bordi del dischetto, perchè abbraccino la pallina di ripieno. Bisogna alzare un bordino di un centimetro e mezzo, pizzicando otto volte la pasta. Tenete presente che il volume dei dolci crudi, sarà lo stesso di quelli cotti, perché non devono lievitare.




Mettere in forno ben caldo a 180°C e lasciarcele per 30min. Poi sfornare e lasciate raffreddare.





Una volta fredde spolverizzare di zucchero a velo. Oppure, spennellare con del miele e decorare con palline di zucchero colorate.


Qui sto preparando una pardulas a forma di chiocciola, piú veloce da fare.
Dalla sfoglia, e con l'aiuto di una rotella dentellata, si ottengono delle strisce rettangolari, si mette sopra il ripieno, si sollevano i bordi e si arrotola su se stessa dando la forma di una chiocciola.




Secondo me, il segreto per farle venire gonfie: la ricotta dev'essere ben privata della sua acqua, quindi metterla a scolare tutta la notte. La farcia non dev'essere troppo soffice, né troppo solida, la giusta consistenza, in modo che si riesca a modellarla e a formare delle palline belle tonde, piú sono tonde e piú c'é la possibilitá che vengano panciute, anche perché non mettendoci lievito nella farcia si deve tenere presente che il volume dei dolci crudi sarà lo stesso di quelli cotti.



Erano belle soffici e delicate (la prossima volta provare a mettere un cucchiaio di farina in meno), e nonostante avessi messo poco zafferano, era persistente e in armonia con il sapore e il profumo della buccia d'arancia. Due sapori che si sposano molto bene e mi piacciono tanto.
Ottime gustate con un bel bicchierino di mirto.

6 comments:

Federica Simoni said...

wow che meraviglia!!! davvero irresistibili!! complimenti!

Fabiana Del Nero said...

Sembrano tanti piccoli soli...che allegria, ci voglio provare anch'io, in questa ricetta proprio non mi sono mai cimentata.
Ma anche il formaggio sai fare...d'ora in poi ti chiamerò " mastro casaro"!!

Un abbraccio...............Fabi

Nina said...

Very creative and delicious looking!
Compliments!
Have a nice weekend! XO

Byte64 said...

che spettacolo Kiki!
E devono essere deliziosi.
Praticamente tutti i dolci a base di ricotta di mia conoscenza sono fantastici, queste non devono essere da meno con quel ripieno profumato.

Ciao!
Tlaz

BigShade said...

io devo ancora pubblicarle...sono cosi' pigra con gli aggiornamenti! ti sono venute proprio bene! se le rifaccio seguiro' il tuo consiglio...in effetti io nn ho scolato la ricotta, forse è per questp che si sgonfiano!
un bacio
Shade

le padelle fan fracasso said...

Sono carinissime Kiki, ora bisogna pensare ad un altro esp interattivo!!
Un bacione tesoro