Da ogni mio viaggio torno sempre arricchita.. sí perché ogni viaggio é conoscenza, scoperta, confronto, crescita... con ricordi bellissimi, colori, odori e sapori del luogo dove sono stata. Qualche oggetto tipico me lo porto sempre a casa, cosí come anche qualche ricettario e prodotto del luogo, per poi sperimentare a casa mia.. e ri-viaggio con la mente.. ihihihih un modo per prolungare il mio viaggio.
Questo che vi presento é un piatto tipico e piú conosciuto delle isole Canarie, papas arrugadas, tradotto letteralmente patate rugose. Patate cotte in acqua salata (tradizionalmente venivano cotte nell'acqua del mare). Accompagnano ogni tipo di pietanza, dall'antipasto al contorno, dalla carne al formaggio. Sono servite anche da sole con le salse tipiche canarie, il mojo rosso o verde, sono a base di peperoni, peperoncini rossi (picón) o verdi, aglio, coriandolo, prezzemolo etc.. Facilissime da fare, semplici e saporitissime.
Papas arrugadas
Ingredienti:
1 kg di patate piccole con la buccia, possibilmente della stessa grandezza.
1/2 limone
5 manciate di sale marino
acqua q.b.
Lavare bene le patate con la buccia e metterle in una pentola piena d'acqua. Aggiungere il limone e lasciare riposare per un po' di tempo.
Togliere metà dell'acqua e sostituirla con acqua fresca, l'acqua non deve superare il livello delle patate, cospargere di sale marino e mescolare.
Cuocere le patate finchè non si ammorbidiscono, scolarle e rimettere la pentola sul fuoco.
Far asciugare le patate a fuoco lento per far raggrinzire la pelle, girandole fino a quando non si asciugano.
Le patate vanno servite calde e mangiate con la pelle e la crosta di sale. Vanno servite con il mojo.
Mojo rosso
ingredienti:
3 teste di aglio intere,
5 peperoni rossi freschi,
paprika in polvere,
1 tazza di olio di oliva,
1/3 di aceto,
sale marino,
cumino.
Mettere in ammollo i peperoni in acqua per una notte. Il giorno successivo privarli dei semi e dei filamenti, quindi farli bollire per tre minuti nell'acqua in cui erano stati lasciati durante la notte.
Pestare i peperoni, l'aglio, il cumino e il sale marino in un mortaio.
Aggiungere gradatamente l'acqua utilizzata per fare ammorbidire i peperoni, l'olio e l'aceto, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Far stringere la salsa con un po' di praprika in polvere (dolce o piccante a seconda dei gusti).
Se si utilizza un mixer, mescolare gli ingredienti dapprima solo con l'acqua e infine aggiungere gradatamente l'olio e l'aceto mescolando.
Il mojo così preparato si può conservare in frigo per qualche mese.
Agnello marinato grigliato con papas arrugadas
Ho messo a marinare le fette di agnello per 3 ore con alloro, rosmarino, basilico, prezzemolo, olio d'oliva e vino rosso. Ho coperto con una pellicola.
Al momento di cucinare, ho tolto le fette dalla marinata e le ho messe a cuocere sotto il grill.
Ed eccola qui una, servita con le "patate rugose".
Adesso vi porto a fare un giretto virtuale nella bellissima isola di La Palma (Canarie).
Se, come me, amate le camminate nella natura, le escursioni in montagna, il trekking, andiamo ad esplorare il Parco Nazionale de la Caldera de Taburiente che domina il centro dell'isola. Qui si trova il cratere (non di origine vulcanica, ma originato dall'erosione delle acque) più grande del mondo, con un diametro di 9 km e 1500 metri di profonditá.
Con la macchina ci addentriamo nella foresta fitta di pini e cedri canari, fino ad arrivare al parcheggio il Mirador de La Cumbrecita, che ci offre un magnifico panorama a 360°.
Un sentiero ci conduce al Lomo de las Chozas. Camminiamo circondati da una straordinaria corona di montagne, uno spettacolo di maestosa bellezza.
Rifugi, campeggi e chilometri e chilometri di sentieri ben segnalati per le escursioni a piedi.
Vegetazione ricoperta da tantissime gocce di cristallo... ops di rugiada, brillano come gioielli!
Il pino Canariensis é molto resistente agli incendi, il suo legno infatti viene sfruttato nell’edilizia.
Riprendiamo la macchina per andare a Roque de los Muchachos, il punto più elevato dell'isola (2426 mt). La lunga strada curva e tortuosa che conduce a Roque de los Muchachos é abbastanza impegnativa, ed é immersa in un paesaggio da mozzare il fiato.
Un'aria frizzantina ci accoglie, siamo sopra le nuvole tra il cielo limpido e il paesaggio lunare, meraviglioso a dir poco.
In cima a lo Roque de los Muchachos ci sono gli osservatori astronomici internazionali, fra cui l'italiano Telescopio Nazionale Galileo, costruiti qui per la trasparenza e la limpidezza del cielo.
Il vulcano Teide sull'isola di Tenerife visto da La Palma - Roque de los Muchachos
Per oggi è tutto, il viaggio continua... stay tuned! ;-)